Dalla copertina di Casabella all’oblio: il caso della colonia elioterapica dei BBPR

L’edificio della ex colonia elioterapica dei BBPR a Legnano è un capolavoro dell’architettura razionalista. Un edificio da manuale costituito da diversi edifici tra loro collegati aventi conformazioni chiare strettamente legate alle diverse funzioni che ospitavano. Un edificio pubblicato su moltissime riviste dell’epoca, e la cui bellezza è percepibile ancora oggi nonostante l’edificio sia stato mutilato e abbandonato. Oggi un progetto di recupero dell’area verde ad esso annesso e, forse; dei due padiglioni in origine adibiti per le docce all’aperto potrebbe diventare occasione per riportare l’attenzione sull’edificio, rendere coscienti i cittadini di Legnano del patrimonio a loro disposizione con la speranza di innescare un processo virtuoso per trovare i modi e i fondi di recuperare anche l’edificio dei BBPR.

Della struttura dei BBPR realizzata nel 1938 oggi però non rimane molto. Il corpo che ospitava gli uffici della direzione delle colonie e gli spogliatoi per i bambini infatti è stato abbattuto e sostituito da anonimi edifici che oggi ospitano un centro psico-sociale. La trasformazione è attribuibile alla conversione della colonia in centro di riabilitazione per Motulesi per Infortuni sul lavoro subito dopo la guerra. in quest’occasione è stato anche suddiviso in tre parti l’open-space occupato originariamente dagli spazi del refettorio per ospitare una sala lettura, una palestra ed una piscina.

Cessata anche l’attività come centro di recupero l’edificio ha perso ogni uso, ed è rimasto un contenitore vuoto accanto agli spazi del CPS di Legnano. Oggetto inoltre negli anni 90 di numerosi episodi di incendio, oggi lo troviamo in un avanzato stato di degrado.
Speriamo che l’occasione dell’intervento dell’area verde possa davvero essere il primo passo per il re-inserimento di questo bene in un circuito vitale che dia una nuova concreta possibilità d’uso a questi spazi di cui, anche nello stato attuale, si percepisce prepotentemente la qualità architettonica. (Cristina Ciovati)