di Chiara Ingrosso
anno di pubblicazione: 2020
pagine: 176
italiano
ISBN 978-88-6242-512-4
edizione: Lettera Ventidue
Sullo sfondo della ricostruzione post-bellica e del boom economico, il volume ripercorre l’avvincente storia professionale di Elena Mendia, una delle prime architette napoletane. Progettista dell’Ufficio Tecnico della Mostra d’Oltremare a Napoli dal 1950 al 1954 e, subito dopo, socia con Delia Maione dello Studio Architetti Mendia Carile-Maione, riuscì a farsi strada con talento e dedizione nel mondo dell’architettura e dell’ingegneria, progettando per più di quarant’anni palazzine, edilizia popolare e edifici industriali. L’originale cifra espressiva rigorosa ma, al contempo, gioiosa e sensibile, che caratterizza tutta la sua opera, traspare soprattutto nel Teatro dei Piccoli (1950-52) e nel Centro per la formazione dell’IRI – Camim (1957-63). La vicenda, ricostruita in base ai ricordi vividi e preziosi della stessa Mendia, nonché grazie ai documenti inediti del suo archivio, è costellata da continui rimandi al professionismo napoletano del secondo dopoguerra e all’imponente produzione edilizia di quegli anni. L’edilizia residenziale privata, costruita e abitata dall’architetta, diventa l’occasione per l’autrice per riprendere il tema dei condomini napoletani, da lei già affrontato in un precedente volume degli stessi tipi, cui questo lavoro costituisce un completamento.
Chiara Ingrosso è dal 2007 ricercatrice a tempo indeterminato in “Storia dell’architettura” presso il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dove ricopre il ruolo di professore aggregato dallo stesso anno. Attualmente insegna “Storia dell’architettura e del Design” nel corso di laurea specialistica “Architettura – Progettazione degli interni e per l’Autonomia”, presso il medesimo dipartimento. Il suo ambito di ricerca coincide con la storia e la critica dell’architettura e della città considerate all’interno dei processi politici, economici e culturali, dal Novecento ai nostri giorni. È vincitrice di borse di studio e di insegnamento in diverse università internazionali per cui ha tenuto seminari e workshop ed autrice di saggi e monografie pubblicati in Italia e all’estero. Tra le sue monografie: “Barcelona. Architecture, City and Society 1975-2015”, Skira 2011; “Barcellona. Storie urbane”, Clean 2011. Ha recentemente partecipato alla redazione di diverse voci nel dizionario “Architecture. Movements and Trends from the 19th Century to the Present”, Skira 2015. Su Napoli, oltre ad aver pubblicato numerosi contributi presentati anche a seminari internazionali, ha curato con Luca Molinari il volume: “La Napoli degli Americani. Dalla liberazione alle basi Nato“, Esi 2011.