di Giusi Ciotoli, Marco Falsetti
anno pubblicazione: 2021
pagine: 320
immagini: 50
italiano
ISBN 9788835117995
collana: Collana di Architettura – Nuova Serie
60/2020. Sono trascorsi esattamente 60 anni da quando, con la World Design Conference di Tokyo, prese il via una nuova, fondamentale, stagione dell’architettura moderna: solo un anno prima, ad Otterlo, l’esperienza trentennale dei CIAM aveva visto la sua brusca conclusione per mano di una più giovane generazione di architetti. All’interno di questa koinè, animata da una tensione verso culture “altre”, Tange rappresentò “l’altro” in quanto primo architetto non occidentale a occupare un ruolo guida nella storia dell’architettura. Nella WoDeCo il mondo scoprì l’esistenza di un’architettura moderna sofisticata e radicata nelle tradizioni del territorio, sicuramente memore dell’esperienza lecorbuseriana ma, al contempo, autonoma.
Tale architettura si presentava con una forza innata e un notevole grado di maturità, sensazione questa accresciuta dal fatto che, più o meno consapevolmente, Tange e i suoi discepoli erano riusciti a rarefare la memoria dell’esperienza coloniale.
Ma Tange non era emerso dal nulla, bensì rappresentava l’ultima e più compiuta filiazione della ricerca giapponese di un’architettura moderna, capace di esprimere la sintesi di memoria e innovazione.
Il volume delinea in tal senso un preciso periodo della ricerca tanghiana, proiettandolo all’interno della sfera culturale giapponese e rintracciando, al contempo, quella trama di contatti e di stimoli da sempre intessuta con l’Occidente. Contestualizzando l’opera di Tange all’interno delle sue diverse stagioni critiche (dal linguaggio simbolico degli esordi alle pianificazioni “megastrutturali” degli anni Sessanta), il volume colma pertanto una fondamentale lacuna degli studi sull’architetto avvalendosi inoltre di ridisegni e numerosi e inediti materiali d’archivio, tra cui alcune foto scattate dal Maestro.
Pina (Giusi) Ciotoli, architetto e PhD in Architettura e Costruzione, si laurea con lode e dignità di stampa presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Sapienza. È autrice di numerosi saggi e articoli pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Nel 2017 ha pubblicato con Officina Edizioni la monografia Dal grattacielo al tessuto verticale. Nuovi sviluppi architettonici e urbani sull’origine e sull’evoluzione tipo-morfologica del grattacielo. Per le sue ricerche nel 2018 è stata Invited Critic del Padiglione di Hong Kong Vertical Fabric all’interno della Biennale di Architettura di Venezia FREESPACE e l’anno seguente ha vinto la menzione di merito del Premio Minerva alla ricerca scientifica promosso dalla Fondazione Roma Sapienza. All’attività teorica affianca quella professionale, ricevendo premi e riconoscimenti. Suoi disegni e progetti sono stati esposti presso le principali facoltà italiane.
Marco Falsetti, architetto e PhD, è docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Sapienza. Le sue ricerche riguardano la morfologia urbana, i frammenti identitari della città moderna e il ruolo dei grandi maestri nella formazione della coscienza progettuale contemporanea. Dal 2012 svolge attività progettuale intesa quale verifica del campo teorico alla prova di progetto, ricevendo premi e riconoscimenti. Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali; suoi disegni e progetti sono stati inoltre esposti presso musei e facoltà universitarie. Ha pubblicato per FrancoAngeli le monografie Roma e l’eredità di Louis I. Kahn (con E. Barizza, 2014) e Annodamenti. La specializzazione dei tessuti urbani nel processo formativo e nel progetto (2017), quest’ultima finalista al Premio Nazionale di Divulgazione scientifica 2017 del CNR. Nel 2018 ha pubblicato con Routledge Rome and the legacy of Louis I. Kahn (con E. Barizza) e nel 2019 Paesaggi oltre il paesaggio (LetteraVentidue), finalista al Premio Nazionale di Divulgazione scientifica 2019.