Per ricordare Giorgio

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Giorgio Muratore (1946-2017) ci ha lasciati.

Un altro della mia generazione che non farà più sentire la sua voce – una voce forte la sua, spesso contro-corrente.
Docomomo Italia ricorda i primi passi dell’associazione fatti a fianco di Giorgio, l’anno della conferenza internazionale a Dessau (1992) e i tanti incontri successivi di un piccolo gruppo di aficionados che stavano condividendo una stagione fertile di studi sull’architettura italiana del Novecento.

Personalmente ho conosciuto Giorgio molti anni prima, in quella fucina di idee che è stata la casa di Aldo e Jolanda Quinti – un bell’appartamento in Passeggiata di Ripetta che nel pomeriggio si trasformava nella sede di Officina Edizioni. Giorgio aveva una passione per l’editoria, amava i libri per quello che trasmettevano, ma anche per come erano prodotti. E’ stato un collezionista e un editore. Che dire degli anni della CLEAR? La cooperativa libraria che aveva fatto crescere e che è una casa per noi tutti. Piccoli e sofisticati, i libretti editi dalla CLEAR sono ormai una rarità, così come i manifesti delle tante iniziative che la cooperativa e Giorgio in prima persona hanno sostenuto.

Ho avuto molte occasioni di lavorare a stretto contatto con Giorgio; abbiamo passato ore e ore insieme a ritagliare immagini e testi per produrre i primi Annali dell’Architettura Italiana. Un’editoria a suo modo artigianale, di qualità sul piano della manifattura e ancora di più rigorosa su quello delle scelte metodologiche e culturali.

Qualunque siano state le sue posizioni negli anni che sono seguiti, per me Giorgio resta il ragazzo allegro e ironico, capace di quella leggerezza che manca a tanti.

Maristella Casciato